NIENTE PIÙ CORNETTI, NÉ PESCE EXTRA
L'orsetto Knut è troppo grasso: messo a dieta
Non è un periodo troppo fortunato per Knut. L'orsetto polare, star dello zoo di Berlino, dopo essere stato costretto a lasciare il suo papà adottivo ora deve rinunciare anche ai cornetti e alle porzioni di pesce extra. La bilancia ha parlato chiaro, l'ago ha sfiorato i 60 chili. Troppi per un orso della sua età che vive in cattività.
La notizia è stata confermata anche dal veterinario capo dello zoo Andreas Ochs che ha spiegato: Knut si è visibilmente ingrassato, per questo da ora in poi lo nutriremo con opportune limitazioni. Se il cucciolo vivesse all'aria aperta, questo non sarebbe un problema, perchè costruirebbe semplicemente le sue riserve per l'inverno. Ma in cattività l'orso non ha il problema di superare un inverno difficile.
E così Knut, che il 5 agosto compirà otto mesi [(allora li ha già compiuti, ndr)], d'ora in poi sarà tenuto a stecchetto. I suoi assistenti staranno ora ben attenti a evitare che l'orso bianco mangi cibo extra. La ciotola con il pastone di latte, carne, olio di fegato di merluzzo e multivitamine gli verrà data non più quattro ma due sole volte al giorno.
Da quando a marzo scorso il cucciolo è stato mostrato per la prima volta in pubblico, oltre un milione di persone sono accorse allo zoo di Berlino per ammirarlo. Ripudiato dalla madre subito dopo la nascita il 5 dicembre scorso, l'orsetto era sopravvissuto grazie alle cure di Thomas Doerflein, il suo assistente-papà che lo ha allevato con coccole e giochi come fosse un cagnolino.
Insomma, niente più gesti affettuosi né vizi alimentari per Knut. Ebbene sì, diventare grandi è difficile anche per gli orsi.
"Aiuto, ho la mano incastrata nella bocca del mio cane"
Una donna inglese ha chiamato il veterinario di fiducia affinché le liberasse la mano dalla bocca del proprio cane. Vicky Morl, questo il nome della sfortunata signora, tentava di rimuovere un amo da pesca dalle fauci del suo amato boxer.
Il frugoletto, evidentemente poco favorevole a questo trattamento, di certo non indolore, non si è compreso come si sia mosso fino a ritrovarsi con la mano della padroncina irrimediabilmente incastrata.
Stando a quanto riportato dal
Daily Mail uno degli operatori intervenuti assieme al veterinario avrebbe sudato sette camicie prima di riuscire a rimuovere l'esca. "Ogni volta che qualcuno si avvicinava - ha spiegato l'operatore del servizio soccorso - il cane si muoveva. E quando si muoveva lui, si doveva muovere anche la donna. È stato un lavoro molto difficile, certamente diverso dal solito".
La vicenda si è conclusa comunque nel migliore dei modi. Al cane è stato rimosso il corpo estraneo mentre alla donna è stata restituita la mano.
MIRACOLI DELLA NATURA
Jinzhu il panda "maschio" ha partorito
Alla fine è riuscita a partorire due cuccioli. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulle abilità procreative di Jinzhu, undici anni di età. E, invece, il panda della Riserva naturale cinese Wolong ha stupito tutti, affermando definitivamente di essere una "vera femmina".
Nel 2000 Jinzhu, creduto un maschio, fu trasferito in Giappone per accoppiarsi con una compagna. Non ottenendo alcun risultato, i ricercatori pensarono di ottenere la gravidanza di lei con l'inseminazione artificiale.
In quel momento scoprirono che Jinzhu non aveva il pene, che nei panda adulti può arrivare a tre centimetri, e lo rispedirono in Cina. Si ipotizzò, anche, che l'animale fosse ermafrodita o dotato di organi sessuali poco sviluppati. Niente di tutto questo: Jinzhu ha semplicemente le ovaie in una posizione che non è quella giusta e due ore di operazione bastarono a farla diventare una "vera femmina". E, oggi, una mamma affettuosa.
Egitto: scoperta l'orma più antica
(ANSA) - IL CAIRO, 20 AGO - Archeologi egiziani hanno scoperto nel deserto occidentale presumibilmente la più antica orma umana della storia, a dirlo Zahi Hawass. Secondo quanto ha annunciato il capo delle Antichità egiziane, "questa orma potrebbe risalire a circa due milioni di anni fa". Il ritrovamento è avvenuto in un sito preistorico nell'oasi di Siwa. Per cercare di scoprire l'epoca a cui risalirebbe l'orma impressa nel fango e divenuta roccia, i ricercatori impiegheranno il metodo del carbonio 14.
Emirati arabi, padre di 78 figli punta a raggiungere quota 100
DUBAI (Reuters) - Un sessantenne negli Emirati arabi ha raggiunto la quota record di 78 figli e punta ad averne 100 entro il 2015, scrive oggi il quotidiano Emirates Today.
Daad Mohammed Murad Abdul Rahmanm ha già avuto 15 mogli, anche se si trova periodicamente costretto a divorziare per rimanere entro il numero consentito dalla legge di quattro alla volta.
"Nel 2015 avrò 68 anni e 100 figli", ha detto al quotidiano locale. "Dopodiché smetterò di sposarmi. Mi mancano almeno tre matrimoni prima di compiere un secolo".
Il quotidiano riporta una fotografia di Abdul Rahman circondato dai figli, il più grande dei quali ha 36 anni, mentre il più giovane ha 20 giorni. Due delle sue tre mogli attuali aspettano un figlio.
Abdul Rahman ha spiegato che la sua grande famiglia vive distribuita in 15 case e la mantiene con la sua pensione da militare e sussidi governativi.
La religione islamica, praticata negli Emirati arabi uniti, consente agli uomini di sposare quattro donne alla volta.
Fumetti sul cellulare via mms
(ANSA) - LONDRA, 20 AGO - Fumetti sul cellulare: è questa la nuova frontiera dei popolari racconti illustrati, che arrivano direttamente sui telefonini via mms. Il sistema è semplice: le strisce vengono inviate direttamente sul cellulare, vignetta per vignetta. Le società che forniscono il servizio stanno ora pensando di accompagnare le immagini con suoni il più possibile evocativi dei classici "bang", "gulp" e "crash" che i lettori erano abituati a leggere assieme alle vignette.
Giappone, morta a 114 anni la persona più vecchia del mondo
Lun 13 Ago - 16.43
FUKUOKA, Giappone (Reuters) - Yone Minagawa, considerata nel Guinness dei Primati la persona più vecchia del mondo coi suoi 114 anni, è morta oggi. Lo riferisce l'agenzia di stampa Kyodo.
La donna sarebbe morta di vecchiaia, ha aggiunto l'agenzia. Minagawa era nata il 4 gennaio 1893 a Fukuchi, cittadina della prefettura di Fukuoka, nel Giappone sudoccidentale.
Era diventata la persona più vecchia del mondo il 28 gennaio di quest'anno, dopo la morte a 114 anni dell'americana Emma Faust Tillman.
Irlanda, le prime birrerie 4.000 anni fa
ROMA - La passione per la birra degli irlandesi è nota, ma secondo due archeologi è molto più antica del previsto. Per dimostrare che i fulacht fiadh, i più comuni monumenti del periodo celtico, erano in realtà delle birrerie, due ricercatori del gruppo archeologico irlandese Moore, di Galway, hanno preparato 110 litri della bevanda ricreando il processo che potrebbe essere stato usato 4.500 anni fa e l'esperimento verrà descritto sulla rivista Archeology Ireland.
I fulacht fiadh sono piccoli monti di terra artificiali a forma di ferro di cavallo, ricoperti da pietre bruciate e con un buco al centro, dove veniva posizionato un recipiente di legno. In tutto il territorio irlandese se ne contano a migliaia, databili intorno all'età del bronzo (da 3.500 a 1.200 anni prima di Cristo) ma alcuni anche precedenti. Sul loro utilizzo ci sono varie teorie, anche se generalmente si crede fossero legati alla cucina.
Gli archeologi Billy Quinn e Declan Moore sono invece dell'opinione che la principale funzione di questi monumenti fosse proprio la produzione di birra. Per dimostrarlo hanno provato a fabbricare la bevanda in uno dei fiadh utilizzando materie prime che si potevano trovare anche all'epoca. "Da 300 litri d'acqua - racconta Quinn - abbiamo ricavato 110 litri di ottima birra. Siamo stati perfino sorpresi da quanto fosse simile a quella moderna, e un birraio professionista che era con noi l'ha giudicata addirittura migliore di quelle di oggi".
Prima dell'esperimento finale i due ricercatori si sono documentati in giro per l'Europa, sulle tracce dei più antichi segni della produzione di birra, per mettere a punto la ricetta finale. Il procedimento utilizzato è molto semplice: gli archeologi hanno preso un vecchio tino di legno, l'hanno riempito d'acqua e l'hanno scaldato con delle pietre roventi simili a quelle ritrovate nei fiadh. Alla temperatura di 70 gradi hanno aggiunto farina d'orzo e aromi rigorosamente raccolti nelle campagne irlandesi, e dopo 45 minuti hanno imbottigliato la birra, che ha richiesto tre ulteriori giorni di fermentazione.
"Grazie a questo esperimento abbiamo scoperto che produrre birra in un fulacht fiadh è estremamente facile - commenta ancora Quinn - e siamo sempre più convinti che fosse questo l'utilizzo principale di queste costruzioni". Il legame dell'Irlanda con la birra è antichissimo: secondo una leggenda lo stesso popolo irlandese sarebbe nato dai Fomoriani, creature rese immortali dalla conoscenza del segreto di questa bevanda. Tra i sostenitori della birra c'erano anche gli antichi Romani: Agricola, governatore della Britannia, tornò a Roma nell'83 dopo Cristo portandosi dietro tre mastri birrai dell'odierna Gloucester e fondando la prima birreria della capitale.(ANSA)
Viveva come un barbone, ma aveva oro per 800.000 euro
Viveva come indigente a Firenze in una casa stipata di libri, masserizie e rifiuti, ma aveva un "tesoro" (800.000 euro) in lingotti d'oro. L'uomo, 64 anni, seguito da tempo dai servizi sociali e in chiaro stato di disagio psichico, è stato individuato e portato in ospedale dalla Polizia Municipale allertata dai servizi sociali del Comune.
La vicenda, raccontata dall'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni e dal comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini, inizia in aprile quando ai vigili arriva una segnalazione da parte dei servizi sociali a loro volta avvisati da un cittadino. I servizi sociali contattano la Polizia Municipale e viene emessa un'ordinanza per verificare la situazione.
Il 31 luglio gli agenti della Polizia Municipale chiamano quindi i vigili del fuoco e, grazie ad una scala aerea riescono ad entrare nell'appartamento, da una finestra sul retro. Lo spettacolo che gli agenti trovano è sconcertante: le stanze della casa sono stipate di libri, masserizie, cibo, rifiuti ed escrementi. L'uomo è nell'alloggio, nascosto dietro una porta, in uno stato mentale molto precario. Viene quindi condotto in ospedale per le cure del caso.
A questo punto iniziano le operazioni di pulizia dell'appartamento, nel corso del quale emerge il "tesoro" custodito in casa dall'uomo che tutti pensavano indigente: 43 chilogrammi di oro puro in lingotti di un etto dal valore di circa 800.000 euro, custoditi in scatole e sacchetti nascosti in cassetti, sotto i libri e i rifiuti. A questo "tesoro" in oro si aggiungono monete, sempre d'oro, assegni circolari e vaglia per il valore di circa 13mila euro.
La Polizia Municipale avvia quindi le indagini da cui emerge che l'uomo non era affatto indigente, nonostante i servizi sociali l'assistessero come tale. Inoltre è proprietario di una farmacia di cui riscuote puntualmente l'affitto. Le operazioni di pulizia sono ancora in corso: l'oro e gli altri valori sono stati presi in custodia dalla Polizia Municipale, il materiale recuperabile (libri e mobili) sarà sistemato in un deposito, il resto verrà buttato via e la casa ripulita e disinfettata.
Olanda, campane troppo forti: prete multato di 5000 euro
Cinquemila euro perché il suono delle campane era troppo forte. Un prete cattolico è stato multato per disturbo alla quiete pubblica a Tilburg, in Olanda. Secondo un portavoce del Consiglio comunale, il religioso, arrivato sei mesi fa nella piccola comunità, ha l'abitudine di far suonare le campane a volume troppo alto tutte le mattine alle sette.
Questo ha provocato decine di proteste da parte degli abitanti della città, nell'Olanda meridionale, e le autorità locali hanno dovute procedere con misure estreme. "Il prete può suonare le campane tutte le volte che vuole, ma deve rispettare i regolamenti sull'inquinamento acustico", ha affermato il portavoce, "la gente non lo apprezza e stiamo cercando di farlo smettere".
Vietato guidare bendati: le leggi più pazze del mondo
Le leggi vanno eseguite senza discutere anche se, a ben vedere, i codici dei vari paesi abbondano di norme insolite, e in certi casi, al limite dell'assurdo. In Vermont ad esempio una moglie non può portare la dentiera senza l'autorizzazione scritta del marito. Mentre per quanto possa sembrare strano in Francia è vietato dare a un maiale il nome "Napoleone".
Tra divieti e permessi al limite dell'improbabile, il quotidiano britannico Times ha affidato al proprio giornalista Alex Wade una classifica delle 25 leggi più strane al mondo. Ecco la lista:
1. La testa di qualsiasi balena morta trovata sulle coste britanniche appartiene al Re, mentre la sua coda è della Regina (nel caso in cui avesse bisogno di utilizzarne alcune parti per fare un busto).
2. Nel Bahrein, un ginecologo può visitare una donna, ma non può esaminarle direttamente i genitali: deve farlo attraverso uno specchio.
3. A Londra, è illegale fermare un taxi e salirci sopra se si ha la peste.
4. Nello Stato del Vermont, Stati Uniti, una moglie deve avere il permesso scritto del marito per potersi mettere la dentiera.
5. A Boulder, in Colorado, è illegale avere animali domestici, così come uccidere un uccello entro i confini della città. Gli abitanti che hanno animali sono definiti dalla legge "pet minders", cioè persone che si prendono cura degli animali.
6. A York, in Gran Bretagna, è consentito uccidere uno scozzese all'interno delle antiche mura della città, ma solo se ha in mano arco e frecce.
7. A Chester, nel Galles settentrionale, gli uomini non possono far ingresso in città prima dell'alba e restarvi dopo il tramonto.
8. Nel Kentucky, negli Usa, non si può nascondere un'arma lunga più di 6 piedi (182 centimetri).
9. In Florida, le donne non sposate non possono fare paracadutismo di domenica. Rischiano il carcere.
10. Nel Regno Unito, un uomo che si trova costretto a urinare in pubblico, lo può fare solo se mira alla ruota posteriore della sua auto e tiene la mano destra sul veicolo.
11. In San Salvador, gli autisti ubriachi possono essere condannati a morte con plotone d'esecuzione.
12. A Londra i Freemen (onorificenza medievale) possono condurre le pecore per il London Bridge senza pagare alcun dazio e possono portare le oche lungo la Cheapside, una strada del centro.
13. In Inghilterra, tutti gli uomini al di sopra dei 14 anni devono esercitarsi due ore al giorno con l'arco.
14. In Indonesia, chi si masturba è punito con la decapitazione.
15. A Miami, in Florida, è illegale entrare con lo skateboard in una stazione di polizia.
16. Nel Lancashire, in Gran Bretagna, nessuno può incitare un cane ad abbaiare sulla spiaggia, dopo che un poliziotto gli ha intimato di smettere.
17. In Inghilterra, una donna incinta può partorire da sola, dove vuole: persino, se lo desidera, nell'elmetto di un poliziotto.
18. Le navi della Marina britannica che entrano nel porto di Londra devono rifornire con un barile di rum il governatore della Torre di Londra.
19. In Ohio, è contro la legge pescare un pesce ubriaco.
20. In Alabama, guidare bendati è illegale.
21. In base ai regolamenti britannici del 2006 sull'evasione fiscale, è illegale non dire a un agente del fisco qualcosa che voi non volete che lui sappia, sebbene non dobbiate dirgli qualcosa che non pensate che lui debba sapere.
22. In Francia, è proibito chiamare un maiale "Napoleone".
23. In Gran Bretagna è considerato tradimento attaccare capovolto un francobollo raffigurante il re.
24. Morire nella sede del Parlamento britannico è contro la legge.
25. È proibito per un taxi di Londra trasportare salme o cani che hanno la rabbia.
Compie 100 anni e si fuma la 170millesima sigaretta
Questo non vuole essere certo un invito a prendere il vizio delle sigarette. Sta di fatto comunque che, alla faccia di chi pensa che i fumatori non campino fino a cent'anni, una centenaria britannica ha festeggiato il suo compleanno accendendosi la sua 170millesima sigaretta direttamente dalle candeline della torta.
Winnie Langley, originaria di Croydon, sud di Londra, ha iniziato a fumare - scrive il quotidiano "Mail" - pochi giorni dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel giugno 1914. Allora aveva appena 7 anni. E da allora ne ha fumate in media cinque al giorno.
A smettere non ci pensa proprio. "Molta gente fumava durante la guerra. Aiutava a mantenere saldi i nervi", ha raccontato l'arzilla signora dai polmoni d'"acciaio" che oggi (7 Agosto, ndr) attende un telegramma dalla Regina. Ma Winnie ha anche un piccolo segreto: non ha mai inalato.
Usa: miliardaria lascia una fortuna alla sua cagnolina
L'immobiliarista Leona Helmsley, nota anche come "la regina del male" per via del suo essere non proprio dolce nei confronti di chi nella vita è stato meno fortunato di lei, ha lasciato in eredità 12 milioni di dollari alla sua adorata cagnolina Trouble, uno splendido esemplare di maltese.
Non è chiaro se con questo gesto la donna, ex-proprietaria dell'Empire State Building, abbia voluto premiare la sua piccolina, per l'affetto donato, o punire i legittimi eredi, due nipoti David e Walter Panzirer, che hanno ricevuto "appena" 5 milioni di dollari a testa.
Mistero sull'esclusione testamentaria degli altri due nipoti, Craig e Meegan Panzirer. "A loro -
ha scritto Leona sul testamento di 14 pagine - non ho lasciato nulla per ragioni a loro note".
Comunque sia Trouble di questi problemi sembra infischiarsene. Per lei la non consapevolezza, ma di fatto la certezza, che qualcuno, nella fattispecie il fratello della Helmsley, Alvin Rosenthal, si prenderà cura di lei: potrà continuare a gustare il cibo gourmet a cui era abituata.
La signora Helmsley, vedova del magnate degli hotel di lusso Harry Helmsley, è morta la scorsa settimana (7 Agosto, ndr) all'età di 87 anni.
LE LEZIONI DI CELLI
II cane sopporta le fatiche perché mangia come l'uomo
Qualcuno ha scritto: "Noi siamo quello che mangiamo".
E l'affermazione vale per l'uomo come per gli animali. Per esempio il cane, al contrario del gatto che ha una dieta basata esclusivamente su cibi ad alto tenore proteico come la carne, si è abituato a consumare anche dei carboidrati: la sua zuppa è sovente una mescolanza di carne e pane secco ammorbidito con l'acqua, una sorta di sandwich semi liquido che i cani divorano con grande piacere.
D'altra parte si sa che il progenitore del cane, il lupo, non si limita a nutrirsi della carne degli agnelli che riesce ad uccidere, ma ne divora avidamente anche le interiora, che sono ricche di grassi; e aggiunge al suo menù delle bacche selvatiche zuccherine, che completano la dieta con un buon contingente vitaminico. Questo regime alimentare permette al cane di sopportare fatiche più intense e più prolungate del gatto, che passa molto tempo a sonnecchiare, perché prostrato dal consumo di carne, che, oltre ad essere di difficile digestione, con il progredire degli anni affatica i suoi reni, dando spesso origine a vere e proprie patologie.
Ecco perché il cane, in virtù del cibo più vario, può venire utilizzato per lavori che comportano un notevole investimento muscolare. Si pensi a quelli da slitta. Ogni traino ha un capo, il cane più forte, che viene aggiogato da solo in testa alla fila mentre gli altri sono disposti due a due. Il leader è l'equivalente addomesticato del capo branco fra i lupi, e l'uomo che pilota la slitta ne riconosce l'autorità e gli concede molti privilegi: lo nutre per primo, con i bocconi migliori e stabilisce con lui un rapporto più stretto che con tutti gli altri, sapendo quanto sia importante la sua collaborazione nel far funzionare al meglio l'intero traino.
È noto che quando la slitta parte, il leader non impegna a fondo i suoi muscoli, ma piuttosto incita, e sorveglia i suoi sudditi in modo che procedano con ordine e che si concedano senza risparmio. Per questo, volge indietro la testa e ringhia o abbaia, minacciando e sollecitando. Quando la meta è vicina e il traino dà segni di spossatezza, è lui, allora, che investe tutta la sua riserva di energia per aiutare i compagni, e sembra che questo costituisca ciò che noi, peccando di antropomorfismo, chiameremmo un punto d'onore.
Molte epiche conquiste geografiche, come quella del Polo Nord, non sarebbero state possibili senza il ricorso a questi cani da slitta, per lo più Samoiedo e Husky, che sopportano fatiche inenarrabili.Quando il leader diventa vecchio, uno dei cani più giovani del traino lo sfida e, se lo mette di schiena, ne prende il posto, solitario in cima alla fila e primo nei favori del pilota. Il perdente va sovente in pensione, perché a sette anni non è più in grado di svolgere un lavoro così spossante.
In parole povere, alla slitta si invecchia presto.
Giorgio Celli Owen e Mzee, la strana amicizia fra una tartaruga e un ippopotamo
Owen, un cucciolo di ippopotamo, una delle vittime della tragedia dello Tsunami che colpì il Kenia nel 2004, è orfano e unico superstite del suo branco. Per consentirgli di vivere fu trasferito nel Parco di Haller. Qui Owen, che allora era un cucciolo di ippopotamo dal peso di circa 300 chili, ha stretto una profonda amicizia con Mzee, una testuggine Aldabra, di oltre 130 anni di età, il cui nome significa nella lingua locale "il signore saggio". Mzee in un primo momento ha tentato di conservare la sua privacy, solo in seguito ha accettato le simpatiche attenzioni di Owen.
Soffre di mal di mare, un elicottero per Fufi
Fufi ha la tachicardia e soffre di mal di mare, preoccupatissimi per la sua salute i padroni affittano un elicottero per trasportarlo da Roma a Gavoi (Nuoro). Il gattone nero - pesa dieci chili e ha dodici anni - ha viaggiato accompagnato da un'anestesista e da un veterinario, ed è atterrato nel campo sportivo del paese, benignamente concesso dal sindaco. L'operazione di salvataggio è costata diecimila euro.
I precedenti - La padrona dell'animale, Caterina Cidu, ha spiegato la scelta motivandola con le sofferenze che il povero animale aveva dovuto sopportare lo scorso anno quando trasportato a Civitavecchia da Roma per prendere un traghetto patì le pene dell'inferno, agitandosi come non mai, con la tachicardia e le zampe tutte insanguinate dalla tensione.
La soluzione - La soluzione allora è stata rimandare il viaggio, ma non si poteva andare avanti di questo passo, e allora la coppia per il bene del gatto ha deciso di trasferirsi per sempre in Sardegna, per evitargli questi continui traumi: ma rimaneva l'ultimo scoglio, quello del trasferimento. E allora? Benedetti siano gli elicotteri e gli elicotteristi: con un mezzo aereo Fufi evita la gabbia, non viene stipato nella stiva e basta un po’ di anestesia per tenerlo calmo.
Fufi sta bene - La signora Caterina è adesso un po’ adirata con i suoi compaesani che non hanno capito il perché di tanta premura. “È forse più ammirevole chi abbandona gli animali?”, ha ribattuto. Peraltro, meglio non farle notare che la cifra spesa è perlomeno significativa. Perché lei, con un motto di stizza, vi farà capire che i soldi sono i suoi e li spende come desidera. Il gatto venuto dal cielo adesso sta bene, evidentemente l'aria di montagna si addice alla sua salute.
STRAGE DI ORSI MARSICANI NEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO
Due femmine e un maschio. «Si tratta di un atto criminale gravissimo», ha spiegato il presidente onorario dell’associazione WWF Fulco Pratesi. «Un Paese civile non può permettersi questi scempi»
I due orsi uniti nel destino fino alla morte - Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha perso la sua “star”: l’orso “Bernardo” è stato trovato morto dalle guardie del parco. A poca distanza c’era anche la carcassa della sua compagna e di una terza orsa. Il rinvenimento è avvenuto nel territorio montano di Gioia dei Marsi (L’Aquila). Per gli agenti del parco non è stato difficile rintracciare Bernardo dotato di un radiocollare satellitare. Da un po’ non dava più segnali di vitalità. I due plantigradi sarebbero deceduti in due momenti diversi. Uno degli animali, infatti, era ancora in buono stato di conservazione, l’altro no.
Il terzo è un esemplare giovane - È stato ritrovato senza vita dagli uomini del Corpo forestale dello Stato nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nella stessa area dove sono stati scoperti i corpi di Bernardo e della sua compagna. Il ritrovamento è avvenuto a seguito dell’ampia e capillare opera di perlustrazione messa in atto dalla task force inviata dal Corpo forestale dello Stato per far luce sulle cause della morte dei plantigradi. Il terzo animale morto è di un esemplare più giovane rispetto agli altri due animali rinvenuti. Diventa sempre più probabile l’ipotesi dell’avvelenamento portata avanti dagli investigatori del Corpo forestale dello Stato.
Legambiente: «È una mattanza inaccettabile» - «Non ci sono parole per definire l’ennesima mattanza di orsi al Parco nazionale d’Abruzzo, se non delinquenza pura e brutale alla quale bisogna rispondere con la massima determinazione nell’annientare il bracconaggio». È questo il commento del responsabile aree protette e territorio di Legambiente, Antonio Nicoletti.
Uccisi dagli anticrittogamici - La causa della morte sembra ormai certa: si tratterebbe di avvelenamento da anticrittogamici, che, seppure potentissimi veleni, si possono acquistare senza nessun controllo particolare. A questo punto - conclude il responsabile aree protette e territorio di Legambiente - diventa fondamentale dare concreta attuazione agli accordi e alle strategie già messe in campo in questi anni per la tutela dell’orso bruno marsicano».
Una specie a rischio di estinzione - Non si sa con esattezza quanti esemplari di orso vivano ancora nel parco anche se secondo una stima potrebbero essere tra i 30 ed i 50. «È una grave perdita - ha dichiarato il direttore del parco, Aldo Di Benedetto - in quanto incide sul potenziale riproduttivo della popolazione dei plantigradi già numericamente esigua. Per di più viene a mancare l’orso Bernardo che, negli ultimi anni, tanto ha fatto parlare di sé per gli incontri ravvicinati nei centri abitati e che ha battezzato una delle tante associazioni costituitesi per la tutela della specie».
Pecoraro: «Condannare questi criminali» - «Dopo gli incendi di quest’estate la vile uccisione degli orsi bruni nel Parco nazionale d’Abruzzo è un nuovo e pesantissimo attacco ai Parchi nazionali ed ai loro simboli. Evidentemente le nuove misure contenute nella legge finanziaria per potenziare il sistema dei Parchi nazionali infastidisce speculatori, bracconieri e delinquenti, ma posso assicurare che non ci faremo intimidire». Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio, commentando la notizia dell’uccisione in Abruzzo di tre orsi bruni, fra cui Bernardo, uno dei simboli del Parco. «Bisogna arrestare e condannare in modo esemplare questi criminali ambientali - ha aggiunto il ministro-. Proprio per questo, come già avvenuto per gli incendi di questa estate ho dato disposizione di costituirsi parte civile anche nei confronti di questo crimine scellerato che ha lo scopo di minare il sistema dei Parchi Nazionali».
Edited by Per un pugno di sterline - 21/10/2007, 06:10